Emergenza Coronavirus – Per la richiesta dell’indennità di € 600 basta il Pin semplice

Come evidenziato dagli organi di stampa il decreto “Cura Italia” in corso di conversione definitiva prevede alcune indennità a favore dei liberi professionisti titolari di partita iva e dei collaboratori coordinati e continuativi, iscritti alle Gestione separata Inps, con posizione attiva alla data del 23 febbraio 2020.

Una misura analoga viene prevista anche a favore dei lavoratori autonomi iscritti alle altre Gestioni previdenziali Inps (es. Gestione artigiani e commercianti). Si tratta più nello specifico di soggetti titolari di ditta individuale e/o soci lavoratori di società di persone e/o di capitali.

Il beneficio spetta anche ai lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (Enpals), ma solo se in possesso di specifici  requisiti che qui si omettono per brevità

Per poter accedere ai benefici è comunque necessario non essere titolari di pensione e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (con l’unica eccezione della contemporanea iscrizione alla Gestione Separata Inps che non comporta il venir meno del beneficio).

Alla data attuale l’indennità è fissata in € 600 (seicento) e viene riconosciuta solo per il mese di marzo u.s.

Il protrarsi dell’emergenza sanitaria comporterà tuttavia la necessità di estendere i sussidi anche per i mesi successivi.

Nei prossimi giorni verranno fissate le modalità di presentazione della domanda e si spera che vengano forniti opportuni chiarimenti ai casi dubbi.

E’ tuttavia necessario che ciascun soggetto potenzialmente interessato al bonus provveda immediatamente a verificare se dispone di un pin personale per l’accesso ai servizi inps.

Basta il Pin semplice e non è necessario il pin dispositivo.

Chi non avesse il pin Inps è pertanto invitato a richiederlo senza indugio con le seguenti modalità:

1) mediante accesso al sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;

2) mediante Contact Center Inps, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

Dopo aver effettuato la richiesta del Pin si riceveranno le prime 8 cifre (via SMS o e-mail) e tale codice sarà sufficiente per poter presentare la domanda.

Emergenza Coronavirus – Decreto “Cura Italia”

Il D.L. n. 18 del 17.3.2020 è stato predisposto in pochi giorni nonostante l’ingente massa di argomenti da trattare e le enormi cifre in gioco. Anche per tale motivo è un decreto di non sempre facile interpretabilità, per cui si presta a facili contestazioni.

A mio parere invece l’esame della parte dedicata al fisco (art. 60-71) evidenzia il vero spirito di detto decreto (che trova comunque conferma anche nelle restanti parti: sanità, sostegno al lavoro e immissione di liquidità nel sistema): non essendo possibile prevedere la durata e l’intensità della crisi sanitaria-economica, le norme dettano provvedimenti temporanei che consentono di non avere versamenti ed adempimenti nell’immediato, fermo che in seguito dovranno essere emessi successivi provvedimenti per dare sistemicità logica al quadro fiscale. Valga in merito un semplice esempio: le imprese ed i professionisti con ricavi o compensi annui inferiori a 2 milioni di euro potranno effettuare i versamenti delle ritenute sui dipendenti, dell’Iva e dei contributi previdenziali relativi al mese di febbraio e quindi scadenti il 16 marzo entro il termine del 31 maggio 2020, con possibilità di rateazione in 5 rate mensili. In assenza di ulteriori provvedimenti le ritenute, l’IVA ed i contributi previdenziali del mese di marzo dovrebbero essere versati entro il 16 aprile (senza rateazione), quindi in pratica un mese e mezzo prima della scadenza fissata per i versamenti di febbraio. Il risultato sarebbe talmente assurdo da non meritare commenti.

A volte si pensa maliziosamente (magari essendo nel vero) che il legislatore sia incapace e sciatto nelle sue espressioni. In questo caso è invece evidente che le anomalie che possono essere contestabili e illogiche sono in gran parte volute (stante il loro evidente collegamento al fenomeno temporale) e presuppongono necessariamente successivi interventi per porre fine ad esse.

Solo al termine di questa “guerra” combattuta da medici e infermieri anziché da militari sarà possibile valutare la bontà o meno dei provvedimenti adottati. Al momento è opportuno “stare in casa” come primaria collaborazione di tutti i cittadini all’esito vittorioso ed evitare polemiche sterili, ma anche e soprattutto prepararci mentalmente alla ricostruzione del dopo guerra (i palazzi saranno in piedi, ma non tutte le aziende lo saranno). Il mondo sarà diverso, il modo di produzione sarà diverso. Cominciamo fin da ora, come prima misura, a pensare come operare in questo “mondo diverso” che non conosciamo. E appena terminata la “guerra” ci dovremo impegnare tutti per ripetere quanto è stato fatto negli anni 1950/60, gli anni del “miracolo economico italiano”.

Non oso dire “andrà tutto bene” perché ci saranno morti e disastri economici, ma terminerà la “nuttata”, termine pieno di significato reso famoso da Eduardo De Filippo. E dovremo essere pronti ad affrontare il nuovo giorno.

Prof. Giancarlo Vancini

Bologna, 20 marzo 2020

Emergenza Coronavirus – I provvedimenti del Governo e le risposte alle principali questioni (aggiornamento del 10 marzo 2020)

Si riportano di seguito i più recenti provvedimenti del Governo emanati lo scorso 8 e 9 marzo nonchè le risposte fornite in data odierna (10 marzo) sulle questioni di maggiore interesse legate all’Emergenza Covid19.

Si allegano inoltre anche il modello per l’autocertificazione relativo agli spostamenti e la relativa direttiva del Ministero degli Interni.

Lo Studio segue con attenzione la sistuazione e fornirà tempestivamente ulteriore documentazione nonchè i chiarimenti, soprattutto quelli relativi al settore societario e tributario, che sono in corso di approvazione da parte degli organi ministeriali competenti.

Agg. 10 marzo 2020

modulo_autodichiarazione_spostamenti

domande e risposte Coronavirus Governo 10 03 2020

GU 9_3_2020 Provvedimenti COVID19

direttiva_spostamenti ministero interni

Dpcm 8 marzo 2020 Coronavirus GU 59 del 8_3_2020